Il farro è un cereale che viene utilizzato in cucina per la preparazione di gustose zuppe e insalate di cereali, mentre la farina si impiega per la preparazione di biscotti, dolci, pane, pasta e prodotti da forno. Molto apprezzato per il suo gusto particolare, questo cereale è ricco di fibre e proprietà, che sembrano essere in grado di rilasciare tantissimi effetti benefici sul nostro organismo. Scopriamo insieme quali sono le principali caratteristiche di questo cereale, che tipo di proprietà e possibili effetti benefici può avere ma anche quali controindicazioni si possono manifestare.
Che cos’è il farro?
Il farro è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle graminacee. Questa pianta, simile a quella del grano presenta una spiga contenente dei chicchi ovali. Cresce su terreni poveri di sostanze nutritive e resiste bene alle basse temperature.
Il periodo di semina è l’autunno, mentre la raccolta avviene in estate con le stesse attrezzature impiegate per la raccolta del grano. In commercio lo si può trovare intero o spezzato in più parti, oppure sotto forma di farina che si ricava dalla macinatura e raffinazione dei chicchi.
Tipologia di farro
Dopo la lavorazione, il farro conserva la sua pellicola protettiva chiamata “glumetta” che viene eliminata con il processo di brillatura. Questa si ottiene con l’aggiunta di additivi chimici che rendono il prodotto lucido mediante la spazzolatura e lo sfregamento. Alla fine di questo processo, il prodotto perderà buona parte del suo peso iniziale. Dopo la brillatura, il farro viene sottoposto a numerose lavorazioni da cui si ricavano i prodotti che possiamo trovare in commercio:
- il farro integrale: con i chicchi allungati, di colore marrone scuro e con gusto asciutto e consistente;
- semi-perlato: ovvero leggermente graffiato a causa del processo di molatura, più chiaro e morbido;
- perlato: che prende il nome dal processo di perlatura attraverso il quale si eliminano gli strati esterni della corteccia. In questo modo diventa più rapido da preparare, anche perché non è necessario tenerlo in ammollo e risulta meno nutriente;
- decorticato: che conserva la pellicola esterna del chicco. Si preferisce lasciarlo in ammollo per una notte prima di consumarlo;
- intero o spezzato;
- farina di farro: che si ottiene dalla macinatura e raffinazione dei chicchi.
Proprietà e possibili effetti benefici
Al farro vengono attribuite numerose proprietà e possibili effetti benefici. In particolare:
- per l’elevata quantità di fibre contenute al suo interno, il farro si dimostra un alimento con un basso indice glicemico e quindi indicato per potere essere consumato da coloro che soffrono di diabete;
- può aiutare a mantenere in salute l’intestino: per l’elevato apporto di fibre solubili e insolubili;
- può aiutare a stimolare nell’intestino la produzione di batteri buoni, che possono aiutare a rinforzare e migliorare la qualità del microbiota. Il suo elevato contenuto di fibre e sostanze nutritive può apportare dei possibili effetti benefici che aiutano a contrastare obesità e ischemie;
- può aiutare a contrastare la formazione dei calcoli: la fibra contenuta all’interno può essere utile per combattere costipazione, gonfiore, crampi, diarrea, e ulcera. Le fibre insolubili invece, possono aiutare anche a ridurre il rilascio degli acidi biliari, una delle principali cause della formazione dei calcoli;
- può aiutare a favorire il benessere del sistema nervoso e muscolare: grazie all’elevata quantità di magnesio;
- può aiutare a ridurre i livelli del colesterolo cattivo nel sangue: e quindi, inserito all’interno di una corretta alimentazione e coadiuvato dalle necessarie terapie farmacologiche, può essere un buon supporto per aiutare a contrastare l’insorgenza di malattie cardiovascolari;
- può aiutare a contrastare il mal di testa: grazie alla presenza al suo interno della vitamina B2;
- può svolgere una possibile azione antiossidante;
- può aiutare a contrastare il calo ormonale in menopausa, ad alleviarne i sintomi e a contrastare l’abbassamento della libido. Questo cereale è un alimento che viene consigliato in gravidanza perché può aiutare a migliorare la stipsi, a ridurre il rischio di sviluppare il diabete gestazionale e l’ipertensione gravidica;
- può essere consumato nelle giuste quantità all’interno di regimi alimentari ipocalorici, specialmente se integrale, in quanto può aiutare a generare un senso di sazietà legato alla presenza delle fibre.
Controindicazioni e possibili effetti collaterali
L’assunzione del farro non sembra avere particolari controindicazioni, tuttavia contiene glutine quindi non è consigliato a coloro che soffrono di celiachia o sono intolleranti. Coloro invece, che sono allergici alle proteine del grano possono tollerare le proteine più digeribili del farro. Si consiglia comunque di chiedere un parere di un esperto. Il farro è controindicato nei soggetti che soffrono di problemi digestivi e intestinali, a causa dell’elevato contenuto di fibre che potrebbe generare un possibile effetto lassativo.
Dove si può acquistare il farro?
Il farro è un cereale che si può largamente trovare in commercio sotto forma di vari prodotti, acquistabili in erboristeria, presso negozi specializzati nella vendita di alimenti bio, al supermercato o in alternativa online. Ti raccomandiamo di leggere sempre le etichette dei prodotti che acquisti e di verificare la provenienza del cereale, scegliendo preferibilmente prodotti che provengano da agricolture bio e controllate.