Calcio: benefici, fabbisogno giornaliero, alimentazione e controindicazioni

Il calcio fa parte dei sali minerali indispensabili per il benessere e sostentamento dell’organismo. Il calcio, presente in elevate quantità all’interno dell’organismo umano, si lega al fosforo e favorisce la corretta formazione delle ossa e dell’apparato scheletrico ma anche dell’apparto muscolare. Il minerale consente l’attivazione di diversi processi fisiologici come le contrazioni dei muscoli, il metabolismo, la funzionalità degli ormoni e la moltiplicazione cellulare.

Oltre ad essere prodotto dal corpo il calcio può essere assunto anche attraverso determinati alimenti e integratori alimentari, utile anche per provvedere all’igiene dentale quotidiana. Quali sono i suoi benefici, il fabbisogno giornaliero e le eventuali controindicazioni? Prosegui la lettura!

Calcio: cos’è? A cosa serve?

Il calcio è uno dei sali minerali che si trovano in maggiore abbondanza all’interno dell’organismo umano. In percentuali pari al 99% si trova presente nella struttura scheletrica e nelle ossa, dove viene accumulato in forma di carbonato di calcio.

Tra le sue funzioni il calcio partecipa alla formazione delle ossa e dei denti, mentre in percentuali ridotte (pari soltanto all’1%) il minerale si rende necessario per il benessere delle trasmissioni nervose, contrazioni muscolari, contrazione e dilatazione dei vasi sanguigni. Dall’unione del calcio al fosforo si origina una cristallizzazione chiamata idrossiapatite, grazie alla quale si deposita all’interno della struttura ossea in forma complessa.

Assorbimento del calcio

Nonostante il calcio si dimostri uno dei sali minerali a maggior concentrazione presente nell’organismo umano viene assorbito soltanto per il 30/40% attraverso l’alimentazione giornaliera, ma anche a seconda dell’età del soggetto e delle eventuali patologie in corso. Con il trascorrere del tempo, soprattutto durante la fase della terza età e dell’invecchiamento, l’assorbimento di calcio subisce una graduale diminuzione. Tra gli altri fattori che ne influenzano l’assorbimento si trovano:

  • assunzione (ma anche esposizione solare) di vitamina D
  • assorbimento del lattosio e degli zuccheri, fosfati, amminoacidi, ossalati, fibre alimentari
  • alimentazione
  • eventuali patologie
  • fattori anagrafici

Il calcio non assorbito dall’organismo viene espulso, in parte, attraverso gli scarti delle urine, delle feci e del sudore.

Alimenti e acqua ricchi di calcio

Il calcio deve essere assunto giornalmente attraverso l’alimentazione e la scelta dell’acqua. Tra i cibi a maggior concentrazione di calcio si trovano:

  • Latte e derivati 
  • Verdure 
  • Ortaggi 
  • Legumi 
  • Pesce 
  • Carne 
  • Frutta fresca e frutta secca 
  • Integratori alimentari specifici 

Anche le uova presentano quantità di minerale inferiore rispetto agli elementi sopra citati. Per quanto riguarda l’assunzione di acqua ricca di calcio è bene optare per un prodotto con residuo fisso di circa 400mg/l con l’aggiunta di altri sali minerali.

Fabbisogno giornaliero

Il fabbisogno giornaliero di calcio varia a seconda di diversi fattori come l’età anagrafica o i cambiamenti ormonali conseguenti alla gravidanza e all’allattamento. In fase infantile, durante il processo di formazione scheletrica, l’apporto di calcio si dimostra superiore rispetto all’età adulta. Riportiamo di seguito una tabella indicativa:

  • Lattante di 9 mesi: 600mg/die
  • Adulto: 800mg/die
  • Donna in stato di gravidanza e allattamento: 1200mg/die
  • Anziano: 1500mg/die

Nella maggior parte dei casi un soggetto adulto necessita di un fabbisogno di calcio pari a circa 820mg/die che può essere integrato dalla dieta alimentare giornaliera. Tale apporto varia per i lattanti, per le donne durante la gestazione e allattamento, in caso di anzianità e patologie.

Effetti collaterali e controindicazioni

Il calcio può presentare effetti collaterali e controindicazioni in caso di carenza o eccessi di assunzione. A seconda dei casi possono essere individuati sintomi differenti ed eventuali modifiche alimentari o trattamenti da seguire.

Carenza di calcio

Un’insufficiente assunzione giornaliera di calcio può esporre la struttura ossea al mancato raggiungimento della densità ideale, alla malformazione dell’apparato scheletrico, ad un maggior rischio di osteoporosi. La carenza di calcio può essere aggravata anche da uno scarso assorbimento della vitamina D e può compromettere anche la corretta funzionalità estrogenica e provocare sintomi quali:

  • eccessiva sonnolenza
  • spossatezza generale
  • inappetenza
  • dita che si addormentano
  • osteopenia
  • anomalie del battito cardiaco
  • convulsioni
  • contrazioni e crampi muscolari
  • maggiore rischio di fratture

Eccesso di calcio

Oltre alla carenza di calcio è bene tenere sotto controllo anche un eventuale fabbisogno giornaliero eccessivo del minerale che può comportare sintomi e una maggiore esposizione al rischio di sviluppare:

  • insufficienza renale
  • calcoli renali
  • calcificazione dei vasi sanguigni
  • calcificazione dei tessuti molli
  • interferenze con l’assorbimento del ferro e dello zinco
  • patologie cardiovascolari
  • aumento del rischio di cancro alla prostata